Sono trascorsi dieci anni da quando il Parlamento Europeo nel 2012 accolse l’appello di Gariwo per istituire la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, per ricordare tutti coloro che hanno avuto il coraggio di rompere il muro dell’indifferenza, difendendo i diritti dell’uomo.
Il tema di quest’anno è: “Prevenire i genocidi e le atrocità di massa. Le storie dei Giusti contro il silenzio e l’indifferenza” e mai come in questi giorni la loro Memoria ed il loro esempio possono essere strumenti culturali, in grado di indicare la strada e capaci di infondere la forza necessaria per l’azione personale, in una situazione quale quella del conflitto tra Ucraina e Russia, che vede scelte politiche che aprono al rischio di un allargamento del conflitto e posizioni ideologicamente allineate, che hanno la pretesa di distinguere nettamente i buoni dai cattivi.
Lo smarrimento della ragione e la devastazione del cuore di fronte all’orrore dove possono attingere sollievo e forza? Se da un lato si sorride con ironia al riconoscimento della piccolezza umana ed all’abbandonarsi imploranti nelle braccia di Colui che, per chi crede,dà la vita; dall’altro si rispolverano gli accorati inviti del “MAI PIÙ LA GUERRA” di papa Paolo VI nel 1965 quando davanti alle Nazioni Unite così si esprimeva “facciamo Nostra la voce dei poveri, dei diseredati, dei sofferenti,degli anelanti alla giustizia, alla dignità della vita, alla libertà, al benessere e al progresso … Se volete essere fratelli, lasciate cadere le armi dalle vostre mani ” o di papa Giovanni Paolo II che nel suo messaggio per la giornata della pace nel 1999 affermava “ Questa è la via degna dell’uomo, questa è la via della pace!” o di papa Francesco che, nella sua Fratelli tutti, ribadisce quanto aveva già espresso il Giusto tra le nazioni, papa Giovanni XXIII, che “le ragioni della pace sono più forti di ogni calcolo di interessi particolari e di ogni fiducia posta nell’uso delle armi (260)”.
Ed allora la Memoria è fondamentale ma nello stesso tempo non dobbiamo dimenticare che non è difficile essere come loro e che dobbiamo “cominciare da noi stessi, ogni giorno da capo”, impegno che faceva suo Etty Hillesum, una dei Giusti del Giardino di Milano.
La guerra , una inutile strage.
Alcune riflessioni di alunni del liceo linguistico
Francesca Petruzzi, V DL
Questa è la guerra. Dimostrazione di una maggiore forza, di un maggiore potere, di superiorità, di narcisismo, di superficialità. È facilità. È scegliere la strada più veloce, la strada in cui non sono coloro che la percorrono a sentirla in prima persona, ma coloro che non hanno possibilità di scelta. E lí, in quella linea che divide l’eroe dal cattivo, proprio lì giacciono montagne di morti. Non solo cadaveri di vite spezzate, ma cadaveri di menti spezzate. Menti sanguinanti di dolore. Menti sanguinanti di rabbia. Menti prive di vita.
E lí proprio alle due estremità di quella linea giacciono il cattivo e l’eroe, l’eroe e il cattivo. Perché il cattivo c’è? Perché c’è l’eroe?…
Il potere, il denaro, la gloria. Unici valori intrinseci per sempre nell’animo umano. Unici valori che valgono più della stessa vita. Della propria ma soprattutto della vita di altri.
Una decisione nelle mani di pochi. Una conseguenza nella vita di tanti. C’è una costante ricerca del cattivo e del buono in questa drammatica situazione. Io penso principalmente agli innocenti, i tanti che subiranno le conseguenze delle scelte dei pochi. I tanti che non hanno avuto e non hanno o avranno la possibilità di scegliere … Non credo nei cattivi e nei buoni, credo negli esseri umani, ma molti esseri umani ora stanno perdendo empatia, stanno scegliendo per altri. … Aggiungo inoltre che la guerra in Ucraina è l’unica guerra che prende una considerazione notevole in Europa, ma non è l’unica guerra nel mondo, non lo è e le altre non hanno meno valore; la guerra è guerra.
Esmeralda Maddamma, V DL
Trovo assurdo che nel XXI secolo si continuino a utilizzare le guerre come metodo per ottenere più potere di quanto già non si abbia.
Trovo ancora più assurdo che dopo due anni di pandemia,che avrebbero dovuto insegnarci a immaginare almeno il vero valore della vita,ci siano persone che hanno idolatrato il potere fino a causare distruzione e morte di innocenti. Mi sembra che l’uomo,offuscato da progresso sociale ed economico,stia solo retrocedendo a livello umano. L’unico mezzo in grado di combattere l’odio è l’amore,perché l’amore disarma,l’amore spiazza. Dovremmo tutti ritrovare la nostra umanità nascosta da qualche parte e aiutare concretamente chi ha bisogno, sicuramente delle mere sanzioni non basteranno ad attenuare la situazione,così come a mio avviso mandare armi “in aiuto” è sbagliato. Morire per il proprio popolo e per coloro che verranno fa onore,mi ricorda l’atto d’amore che fece il Signore in croce che senza sottrarsi a nessuna sofferenza si avviò verso il calvario della morte che però non pose fine alla sua storia,anzi. L’atto d’amore che potrebbero fare le due contrapposizioni, e che avrebbe fatto storia sia per l’esercito russo che per quello ucraino, sarebbe stato rifiutarsi di spargere sangue perché i soldati sono soltanto delle marionette costrette a danzare sulla scena dell’orrore.
È giusto che l’Ucraina difenda i propri diritti e la propria democrazia,anche se penso che debba mettere da parte il proprio orgoglio patriottico per cercare dei compromessi che sicuramente eviterebbero altre vittime,così come la Russia deve ridimensionare le manie di grandezza e trovare un accordo.
Letizia Gaudiano V DL
Attualmente è molto importante sapere quello che sta succedendo nel mondo, attraverso i telegiornali, i quali sono i mezzi di comunicazione più efficaci fino ad ora… Una notizia che ha scioccato molti è stata il “Miracolo di Kiev”, la cui parla di una donna che ha partorito sotto terra … Secondo la mia opinione non sono d’accordo con questa guerra, non solo perché ci vengono strappate via le persone più care per un arco di tempo indefinito, ma anche perché abbiamo la consapevolezza che dagli sbagli del passato non è stato ricavato un buon frutto, nonostante lo studio della storia e i valori di una nazione, il mondo continua a vivere nell’ignoranza e gli esseri umani sono come leoni che si uccidono a vicenda per sentirsi superiori.
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