Il 25 gennaio la classe 2° CE, accompagnata dalla prof. Lecci, si è recata al Teatro Giordano per il progetto ”Il Territorio di Capitanata: la bellezza come specchio della legalità”.
Hanno partecipato, oltre ad altre scuole, le Istituzioni del territorio: dal Prefetto, al Questore, al Provveditore, all’Arcivescovo, al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, al Sostituto Procuratore del Tribunale dei minorenni di Bari e al Presidente dell’Associazione “Bullismo, no grazie”. Tutti riuniti per affrontare il tema sul bullismo e cyberbullismo. Dopo aver visto un video in cui una ragazza raccontava la sua esperienza di un’ amicizia su Facebook in cui aveva postato una foto intima, poi diventata virale, si è aperto un dibattito tra i ragazzi delle scuole intervenute per porre delle domande agli esperti. Ciò che è emerso alla fine di questo scambio di opinioni sono dei punti fermi su cui noi ragazzi dobbiamo riflettere:
1) Parlare con i genitori, o con i propri insegnanti o con le forze dell’ordine
2) Mettersi nei panni della persona bullizzata per capire cosa si prova e solo così potremo intendere il suo malessere ed agire di conseguenza
3) Non aver paura del bullo/a perché di solito è una persona che agisce in assenza di adulti, dal momento che ha paura.
4) Si deve agire non solo sulla vittima ma anche sull’autore perché spesso il bullo è stato (molto spesso) vittima a sua volta.
In conclusione: NON DOBBIAMO SENTIRCI SOLI E NON DOBBIAMO FARE DELLE “CAVOLATE”.
Matilde Alfarano e Alessia Lomaisto
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